Castello di Vieste

Il castello nel tempoIII millennio – V sec. a.CIl castello di Vieste del Gargano com’è documentato dai frammenti ceramici rinvenuti, vari per tipologia ed epoca, le Ripe ed il parco Castello appaiono frequentate dagli abitanti della sottostante Vieste del Gargano preistorica, protostorica ed arcaica, in quei tempi un villaggio capannicolo costiero, fortificato da aggere.IV-III sec. a.CNei pressi dell’area, ove in età altomedievale sarà edificato il kastron, si articola, a SO, la necropoli di Vieste del Gargano, ellenistica a tombe a grotticella artificiale e a fossa tronco-piramidale, periferiche al portuoso polismation di Vieste. L’urbanizzazione delle Ripe Castello ha distrutto la necropoli e solo alcuni corredi funebri recuperati sono esposti nel museo civico.Primi decenni XI sec.Il programma bizantino di riorganizzazione delle difese sul confine e sulla costa del thema di Langobardia (l’attuale Puglia), da opporre alle pressioni dei longobardi beneventani e più tardi a quelle dei primi contingenti normanni, interessa anche il kastron di Vieste del Gargano, porto per l’Oriente e sede vescovile. Nel luogo più elevato del kastron, all’epoca già insiste un coemeterium ipogeo e sub divo paleocristiano. L’ipogeo, rinvenuto a Vieste nel 1666, non è più visibile. Si osservano solo alcune tombe a fossa, incavate nel banco calcarenitico di sedime del settore e del castello di Vieste del Gargano, sul ciglio della falesia.
1059Da una citazione contenuta in una pergamena, redatta in occasione del concilio di Melfi, è citato un castellum quod dicitur Besti. Il castellum, nel 1065 è l’ultimo tra i centri costieri del Gargano ad essere conquistato dai Normanni di Roberto Hischitini, lontano parente del Guiscardo. Con loro accresce la sua importanza portuale. Quì, il 9 marzo 1177, si imbarca per Venezia il papa Alessandro III, ove incontra lo svevo Barbarossa.1234L’imperatore Federico II di Svevia è a Vieste del Gargano e vi rimane per un mese, così risulta dai Regesta federiciani. Il grande Svevo si preoccupa di garantire la sicurezza della Capitanata (l’attuale provincia di Foggia), eletta a sua residenza, con una serie di castelli, molti dei quali costruiti sugli stessi luoghi fortificati da bizantini, longobardi e normanni. Queste fortezze sono “adatte a proteggere città e borghi da attacchi esterni, ancora più adatte a sedare turbolenze interne”. Sulla costa della Puglia, che all’inizio delle Crociate acquista una grande importanza, si susseguono le fortezze di Vieste del Gargano , Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Barletta, Trani, Bisceglie, Bari, Otranto.1272-75Vieste del Gargano dai registri della cancelleria Angioina, risulta essere importante arsenale, sede di protontino (prefetto delle navi) e centro operatico militare nella lotta alla pirateria dalmata.1285Il castello di Vieste da un’inchiesta angioina risulta che appartiene a Galvano Lancia che lo scambia con quello di Ocre.1442Il castello di Vieste viene riparato quando, impegnato nel domare sacche di resistenza filo-angioina, soggiorna a Vieste il re Alfonso I d’Aragona.1480Vieste con l’ascesa della potenza turca in Mediterraneo,conosce un rapido declino. In agosto, viene saccheggiata dagli uomini di Bassà Acomatte.Il castello di Vieste, difeso da Antonio Miroballo, che ne è signore, non viene espugnato. Il re Ferdinando D’aragona, sollecitato dallo stesso Miroballo, si reca nella città di Vieste per constatarne la rovina.1540-41Per accertarne l’efficienza, il vicerè Don Pedro Alvarez da Toledo compie ispezioni presso le fortezze “de la Marina di Puglia” e ritiene necessarie per il castello di Vieste opere di fortificazione, quali terrapieni e torre per rendere la città “bien defendida”.1543-44Vieste si intraprendono le opere di ristrutturazione del castello e la costruzione delle difese urbane.1554Il castello di Vieste resiste agli assalti del rais turco Dragut, dal 18 al 24 luglio, ma si arrende, e la città di Vieste viene saccheggiata e data alle fiamme. In seguito a ciò, il cardinale Pedro Pacheco Seguntino, in quel tempo vicerè, provvede a far ricostruire Vieste del Gargano.
1559Vieste durante il viceregno di don Pedro Afan de Ribeira, viene ampliato il castello e due baluardi inglobano le torri di tramontana e di ponente. Una nuova architettura militare, più funzionale alle mutate tecniche di guerra, sostituisce le obsolete preesistenze: mura scarpate a forte spessore ed angolazione, baluardi a case-matte interne con cannoniere e sfiatatoi al posto di torri circolari e feritoie ad asola ed occhiello. Nello stesso anno, sulla punta del Corno o di Santa Croce, vieste edificata e munita di cannoni una torre con baluardo, a difesa dell’ingresso di NO dell’allora area portuale.1646Il castello di Vieste il 31 maggio, viene danneggiato da un violento terremoto provocando numerose vittime, tra queste lo stesso custode del castello di Vieste, come ricorda una lapide posta nel muro di cinta scarpato, in alto a sinistra dell’attuale ingresso del castello. Il testo, scolpito su blocchi di calcarenite locale, ormai erosi, appare illeggibile. Lo storico Vincenzo Giuliani, nelle sue Memorie storiche, politiche, ecclesiastiche della città di Vieste del 1768, così lo riporta:Philippus IIII. Dei Gratia Rex 1646Gover.do este R.no el Dunque d’Arcos; y prob.a D. Ippolito de Costanzo a 31 di Mayo 1646 dia di Corp.s… un terremoto. Murio el Cast.no y 84 person…y entrando a governar el Cast.o el Capitan Fra D. Gabriel…I Bravo formo est…Dia luna Novem.1670-77A spese della Regia Camera, i settori del castello di Vieste danneggiati dal terremoto vengono restaurati e costruiti oltre vari ambienti abitativi e di servizio, il baluardo di levante e la chiesa dell’Immacolata Concezione, poi di S. Barbara. Nel maggio del 1677, viene realizzata la nuova “porta maestra” all’interno del recinto del castello di Vieste .XVIII-XX sec.Nel castello di Vieste si susseguono una intermittente serie di lavori manutentivi ordinari e straordinari, di rifacimenti, di adeguamenti, di consolidamenti strutturali, che in gran parte ne conservano l’iconografia e l’architettura del periodo vicereale. Le diverse destinazioni d’uso, gli eterogenei interventi edilizi fanno perdere al castello di Vieste ed alle sue pertinenze la loro originaria funzione, diventando alcuni ambienti, dalla seconda metà del secolo XIX, ora posto di Guardia Nazionale, ora abitazioni civili, ora semaforo e più recentemente stazione radar della Marina Militare.Il castello di Vieste viene vincolato a monumento storico-architettonico con D. M. dell’11. 02. 1980, ai sensi della L. 1089/39. Dal 1981, sull’intero complesso, il Ministero per i Beni e le attività Culturali ha avviato imponenti e capillari interventi di restauro, curati dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e storici della Puglia.

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