Grotte marine di Vieste

Vieste il proiettarsi dell’abitato sulla lingua di terra nel mare, dà la sensazione di vivere su una splendida isola, costellata dalle mille variopinte vele dei Windsurf, che si culla al soffiar dei venti e al dondolio delle onde del mare.A Vieste, poi, il territorio, si allunga, a Nord-Ovest e a Sud, con sinuose coste e fra punte rocciose che spesso si immergono bruscamente nel mare, dà spazio ad arenili di notevoli vastità e bellezze. La sabbia delle spiagge di Vieste è scintillante, finissima, dal tenue color rosa argentato, soffice più del velluto e impalpabile come cipria e il piede dell’uomo vi affonda con molta facilità. Sono da ricordare per la loro vastità e lunghezza, sul versante settentrionale, le spiagge di Vieste tra cui quella di S. Lorenzo (km 2), Punta Lunga (km. 0,8), Scialmarino (km 4,5), di Sfinale e Sfinalicchio (km 1,8), e, a mezzogiorno, quella del Castello (km 4) e di Porto Nuovo (km 2,5), protetto da due caratteristici isolotti. Anche se piccola, la Baia di S. Felice, incassata fra due dossi cosparsi di folta e profumata pineta, è la più suggestiva. A renderla tale si presta l’Architiello di Vieste, un costone ampiamente forato, posto al suo imbocco come un portentoso arco di trionfo.A Vieste la leggenda vuole che l’Architiello sia stato costruito dalle Ninfe marine e dai Tritoni per accogliere nel mese di luglio Nettuno, re del mare, in viaggio di piacere con Anfitrite sua sposa e tributargli feste ed onori. Poi, altrettanto splendide, seguono le spiagge ghiaiose di Campi (km 0,8) e di Pugnochiuso (km 0,4). Lungo tutta la costa di Vieste e del Gargano, nelle parti più prominenti si intravedono ancora diverse torri a base quadrata.
 
Sono avamposti costruiti a Vieste e lungo tutta la costa, nella prima metà del ‘500, durante il Vicereame di Spagna. In origine erano 25 e servivano essenzialmente a segnalare, col fumo di giorno e con fuoco di notte, i pericoli di incursione da parte di nemici o di pirati. Fra la natura rigogliosa e il mare pulito, cristallino, trasparente, la costa alta di Vieste accoglie innumerevoli cavità che sono veri prodigi di incanto e meraviglia, operati dal riverbero delle luci e dei colori, dalla trasparenza diafana delle acque e dall’artistico gioco delle rocce erose e smerlettate.A Vieste la fantasia e la suggestione trova il suo più ampio sfogo della meraviglia, fra l’attonito e il trasognato.A Vieste i pescatori si son divertiti a battezzarle con i nomi più curiosi e congeniali, come, per citarne alcuni: grotta Sfondata, Campana, dei Contrabbandieri, la grotta dei Due Occhi, Dei Colombi, dei Pipistrelli, la grotta Calda o delle Viole, della Tavolozza, delle Sirene, quella dei Sogni e del Faraone, la grotta Smeralda, dei Marmi e del Serpente.A Vieste un altro stupendo richiamo è il Pizzomunno, il mastodontico e superbo monolito che si eleva a pochi passi dallo strapiombo su cui si affaccia il Castello di Vieste quasi a sorvegliare le fortune del paese, simile ad una vecchia guardia brontolona.Sul Pizzomunno a Vieste si sono intessute odi e leggende.

.:Approfondimenti: La costa e le Grotte di Vieste:.
Vieste e sul Gargano sebbene le coste si immergono bruscamente nel mare, non mancano spiagge di notevoli vastità e di grande bellezza.A Vieste, nella massima parte, risultano incastrate tra due punte rocciose e si estendono ad archi pittoreschi.A Vieste la sabbia delle meravigliose spiagge dal tenue color rosa argentato, sempre scintillante, è di qualità finissima, la migliore degli arenili adriatici, soffice più del velluto, impalpabile come cipria e il piede dell’uomo vi affonda con facilità nel camminare.
 
Dalla parte settendrionale di Vieste vi sono le spiagge di Sfinale, Sfinalicchio (Km 1,8), di Scialmarino (Km 5), che un tempo bagnava la città di Merinum; di Punta Lunga e di S. Lorenzo o del Convento (Km 2).A Vieste nel centro dell’abitato, di fronte al Faro di Vieste, è la spiaggetta di Marina Piccola. A mezzogiorno si estendono la spiaggia del Castello (Km 4) e quella di Porto Nuovo (Km2,5), fra il Ponte e la punta della Gattarella. Piccola è la spiaggia della baia di S. Felice, ma in compenso ha un mare sempre calmo e pulito.
 
Antistante la rada si erge l’Architiello, gioco portentoso della natura. La leggenda vuole che sia stato costruito dalle ninfee marine per accogliere il loro re Nettuno, che ha voluto qui trascorrere la sua luna di miele con Anfitrite. Seguono poi le spiagge di Campi e di Pugnochiuso, che sono ghiaiose, ma altrettanto stupende.A Vieste e sul Gargano la costa è alta e presenta innumerevoli cavità che sono dei veri prodigi di incanto e meraviglia.Fra le grotte marine di Vieste le più belle sono : la grotta Sfondata, la grotta Campana, la grotta dei Contrabbandieri, la grotta dei Pipistrelli, la grotta dei Colombi, la grotta due Occhi, la grotta Viola, detta anche grotta Calda, la grotta delle Sirene, la grotta dei Sogni, la grotta del Faraone, la grotta Tavolozza, la grotta dei Marmi, la grotta del Serpente e la grotta smeralda.Le grotte marine di Vieste sono 26, e in tutte, un gioco diverso di luci e di colori.A Vieste il visitatore rimane trasognato e attonito e la sua fantasia trova il più ampio sfogo dinanzi a spettacoli di così profonda suggestione.
 
Il Pizzomunno a Vieste è un’altra meraviglia della natura è un mastodontico e superbo monolite che si eleva a pochi passi dallo strapiombo su cui si affaccia il Castello di Vieste, quasi a sorvegliare le fortune di questo meraviglioso paese, simile ad una vecchia guardia brontolona.
 
Vieste secondo una vecchia leggenda, approdarono due giovani amanti di nome Pizzomunno e Cristalda dove vi costruirono il loro nido d’amore. Le sirene del mare, invidiose e gelose di tanta gioia, tramutarono in pietra il bellissimo giovane, che non cedette alle loro lusinghe, mentre la povera sposa, piangente e incatenata, veniva trascinata negli oscuri antri marini. Solo ogni cent’anni in una notte di plenilunio, l’incantesimo si scioglie e i due innamorati possono avvincersi felici, sicuri di aver riconquistato la loro libertà. Ma alle prime luci dell’alba la sorte crudele ricomincia: le terribili sirene trascinano con invisibili catene la fanciulla nel mare e tramutano il giovane in questo colossale monolito, mentre il loro lamento si ripercuote di onda in onda per altri cento anni.

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